La scomparsa, a 95 anni, qualche giorno fa a Roma.
Fu autore di brani celebri e delle colonne sonore di oltre 300 film. E' morto Armando Trovajoli colonna sonora della nostra vita
Il compositore
se n'è andato in silenzio qualche giorno fa ma la vedova l'ha comunicato solo
oggi: "Non amava presenzialismi, né applausi. Non voleva funerali ma
essere cremato". Nella sua carriera ha scritto brani indimenticabili, da
'Roma nun fa la stupida stasera', ad 'Aggiungi un posto a Tavola'
Nella sua lunghissima carriera ha suonato con i più
qualificati jazzisti del mondo. Da
Duke Ellington, Louis Armstrong, Miles Davis, Chet Baker a Stephan Grappelli,
Django Reinhardt e altri. Trovajoli è l'uomo che ha scritto le note di
pezzi indimenticabili della storia della musica italiana. Ma ha musicato anche
parte del miglior cinema italiano, componendo un centinaio di colonne sonore,
da quella di 'Riso Amaro' di Giuseppe De Santis del 1949 a quella di 'Giovani e
belli' di Dino Risi nel 1996, ma anche 'Un giorno in pretura', 'La ciociara'.
'C'eravamo tanto amati', 'Profumo di donna', 'Una giornata particolare'.
Armando Trovajoli è stato pianista, direttore d'orchestra e compositore. Prolifico,
poetico. La commedia musicale grazie alla lunga collaborazione con Garinei e
Giovannini. deve tanto alle sue composizioni. Tra le sue canzoni più celebri
anche "Aggiungi un posto a tavola".
Da bambino studiò violino per poi entrare nel 1937
nell'orchestra di Rocco Grasso. Nel 1939 passò all'orchestra di Sesto Carlini,
una delle più rinomate formazioni jazzistiche italiane dell'epoca. Poi la
guerra. Il suono assordante. E dopo il diploma al Conservatorio Santa Cecilia
di Roma (1948). Nel 1949 al Festival du Jazz de Paris dove, con Gorni Kramer al
contrabbasso e Gil Cuppini alla batteria, suonò nella celebre Salle Pleyel. Col
titolo Musica per i vostri sogni, e in un secondo tempo con quello di Eclipse, arrivò
alla radio, con Piero Morgan (Piero Piccioni) e realizzando uno tra i primi
tentativi italiani di presentare esecuzioni pianistiche di jazz con orchestra
d'archi.
All'inizio degli anni 50 la Rai
gli affidò la direzione di un'orchestra di musica leggera, Trovajoli decise di
impostarla con un grande organico di 12 violini, 4 viole, 4 violoncelli, 1
flauto, 1 oboe, 1 clarinetto, 1 corno, l'arpa, vibrafono, chitarra elettrica,
contrabbasso, batteria e il pianoforte suonato da lui. I microfoni furono quelli
di Radio Roma.
Con lo pseudonimo Vatro cominciò a scrivere canzoni, da 'E'
l'alba', 'Dimmi un po' Sinatra' e altre. Nel '51 per Dino De scrisse la colonna
sonora di 'Anna', film diretto da Alberto Lattuada. La canzone 'El Negro
Zumbon' cantata in playback e danzata da Silvana Mangano, ma in realtà è
eseguita dalla voce di Flo Sandon's, divenne un successo mondiale. Lo stesso
anno si esibì come concertista suonando musiche di Gershwin sotto la direzione
di A. Rodzinsky al Teatro San Carlo di Napoli e di Willy Ferrero alla Basilica
di Massenzio in Roma. Nel 1953, oltre a scrivere il commento per il film 'Due
notti con Cleopatra', arrivò a Sanremo, vincendo con l'arrangiamento della
canzone vincitrice 'Viale d'autunno'. Con 'Che m'è mparato a ffà', lanciata e
incisa in disco da Sophia Loren nel 1956, ottenne un altro grande successo
mondiale.
Così come con 'Roma, nun fà la stupida stasera'.
La sua vita più intima è riservata, come lui. Nel 1962 sposò l'attrice Anna
Maria Pierangeli, dalla quale ebbe un figlio, Howard Andrea. Nel 1968 dopo il
divorzio, sposò Mariapaola, madre del suo secondo figlio Giorgio. 'Rugantino'
fu realizzato nel 1973 con Adriano Celentano come attore protagonista ma il
copione divenne un successo quando fu ripreso da Garinei e Giovannini. Con loro
reallizzò anche 'Ciao Rudy' e 'Aggiungi un posto a tavola'.
Tra le colonne sonore è indimenticabile anche la
collaborazione con Vittorio De Sica, Marco Vicario, Dino Risi, Luigi Magni e
Ettore Scola del quale ha musicato praticamente l'intera filmografia. Nel 2007 ha ottenuto il Premio
Speciale David di Donatello alla carriera. Nel 2009 ha collaborato al
nuovo disco di Renato Zero, e il 20 giugno ha partecipato al concerto allo
Stadio Olimpico "Corale per l'Abruzzo". Nel 2010 ha ricevuto il Premio
Federico Fellini 8 1/2 per l'eccellenza artistica e nel 1995 è stato nominato
Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana. Fino al il 3
febbraio del 2000 quando è stato nominato Cavaliere di gran croce dell'Ordine
al merito della Repubblica italiana.
"Con 'Armandino' eravamo molto amici. Ero stato a pranzo a casa un po' di
settimane fa. Tre ore fa ho saputo della sua scomparsa e sono
sconcertato", ha detto Gigi Proietti. "Qualsiasi
cosa si dica ora suona come ovvia. E' un lutto serio, anche se l'età era
avanzata, come quando ti muore un genitore: non te l'aspetti mai. Lui poi era
ancora molto attivo. L'ultima volta che l'ho visto aveva progetti, stava
pensando, scrivendo. Suonò al piano e noi ascoltammo in religioso
silenzio". Il rapporto con Trovajoli, ha ricordato Proietti, nacque nel
'73, quando girai 'La Tosca'
di Luigi Magni e lui scrisse per me 'Nun je da' retta, Roma', una canzone che
ancora porto nel mio repertorio e che ora continuerò a fare con un motivo in
più.
Anche Pippo Baudo ha commentato commosso la
scomparsa del compositore: "E' morto un grandissimo, un grande musicista,
un grande uomo e un grande direttore", ha detto. "Io lo ricordo da
maestro e orgogliosamente da amico. Mi voleva bene e ho passato tante belle
serate a casa sua al piano ascoltando la musica. Mi ritengo davvero
fortunato". Amico di vecchia data di Trovajoli, l'avvocato Giorgio
Assumma, ex presidente della Siae, ha aggiunto: "E' stato la colonna
musicale della giovinezza, siamo vissuti sentendo le sue canzoni. Per noi tutti
uno come lui era eterno, anche se aveva 95 anni". Trovajoli, ha
raccontato, era "uno uomo di grandi amicizie e di grande disponibilità, ma
anche una persona di infinita umiltà".
"Ad Armando Trovajoli mi legano i ricordi più belli perché mi ha cambiato
la vita. Fui chiamato al Sistina per cantare il Rugantino e quando lui mi sentì
disse a Garinei e Giovannini: 'prendiamo questo ragazzo'. Da lì è successo tutto,
siamo andati in tutto il mondo", ha detto Lando Fiorini.
"Per me - ha aggiunto - era come un fratello maggiore. E' una perdita
enorme per la musica tutta, per Roma e per la romanità".
Trovajoli, come tutti grandi musicisti, non è morto. Rivivrà ogni sera nelle
sue musiche, che continueremo a suonare", ha detto Enrico Montesano,
raggiunto a Londra.
Scompare, ma rimarrà
per sempre una Pietra del Made in Italy… GRAZIE