NEWS sul TUMORE



Qui sotto vi elenco una serie di articoli presi dal web per avere una continua informazione,

ovviamente mettiamoci il nostro senso critico. Buona lettura
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'Fatti gli screening, ama te stesso!', al via progetto di prevenzione contro i tumori"
Reperire fondi per finanziare un nuovo progetto di prevenzione dal titolo "Fatti gli screening, ama te stesso!". E' questo l'obiettivo della seconda cena di beneficenza organizzata della Fondazione "Insieme Contro il Cancro" che si terrà oggi a Roma.

"Dobbiamo invece ribadire con forza - prosegue Cognetti - l'importanza di questi esami che possono davvero salvare tante vite e che devono continuare a essere un pilastro del nostro sistema sanitario nazionale".

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Non è questa la cura e tu lo sai

Chemioterapia sotto accusa. Alcuni ricercatori scoprono che può favorire l'evoluzione del tumore

TEXAS – Un team di scienziati di origine russa ha scoperto che il trattamento con la chemioterapia neoadiuvante (NAC) può causare la proliferazione del cancro al seno, anziché arrestarla. Da qui la pressante necessità che le cure con questo tipo di terapia siano strettamente personalizzate in base al tumore e alla paziente.
Il procedimento
Il dott. Nicholay Litvyakov del Cancer Research Institute insieme alla dott.ssa Marina Ibragimova della Texas State University (TSU), hanno condotto uno studio in cui si sono analizzate diverse biopsie di donne con tumore al seno. Di ogni biopsia, i ricercatori hanno analizzato il panorama genetico e le anomalie cromosomiche che fossero presenti. Prima di questo controllo, le pazienti hanno ricevuto da 2 a 4 cicli di chemioterapia neoadiuvante (NAC). Ripetute analisi sono state fatte anche dopo l’intervento chirurgico per osservare l’effetto della terapia sul tumore.
Risultati contrastanti
Dai risultati delle analisi i ricercatori hanno scoperto che la chemioterapia aveva sì distrutto del tutto o parzialmente le repliche tumorali nella maggior parte dei pazienti, ma nel 23% delle donne si è evidenziata un nuova formazione del tumore. E’ accaduto che alcuni cromosomi o parti di essi sono raddoppiati in questi cloni, e le cellule tumorali sono diventate più resistenti. Il fenomeno viene chiamato«amplificazione», e si ritiene essere un effetto negativo della chemioterapia. Infine, quasi tutte le pazienti sono state oggetto di sviluppo di metastasi, mentre le restanti avevano meno metastasi nel quinquennio di osservazione.
Causa di mutazioni
«I risultati preliminari indicano che la chemioterapia può causare la comparsa di mutazioni, che non erano state osservate prima, in forma di amplificazioni di regioni cromosomiche – ha spiegato la dott.ssa Ibragimova – In alcuni casi questo è stato motivo di insorgenza di metastasi ematogena. Dobbiamo scoprire le cause e i metodi per prevedere lo sviluppo del tumore. Pertanto non vi è dubbio che la chemioterapia avrà carattere strettamente personalizzato, a seconda delle proprietà del tumore e del paziente».
Questo si sapeva
Nonostante i risultati dello studio, già si sapeva che la maggior parte dei farmaci chemioterapici sono intrinsecamente mutageni. Inoltre, la chemioterapia può causare malattie genetiche nelle cellule tumorali che, a loro volta, creano dei «cloni» delle cellule tumorali che sono in grado di far fronte alla chemioterapia. Per questo motivo, oggi, i ricercatori cercano di scoprire come e in quali casi il tumore può svilupparsi sotto effetto della chemioterapia. I risultati completi dello studio sono stati pubblicati sul Siberian Journal of Oncology.


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Melanoma: cause, diagnosi e cure 
del più temuto tumore della pelle

È la forma di cancro della cute più aggressiva ma, se scoperta in tempo, può guarire definitivamente con la sola asportazione chirurgica. Una web-app per computer, tablet e smartphone aiuta a capire come riconoscerlo tempestivamente e come prevenirlo.

L’iniziativa
Si tratta di una web-app gratuita (la quinta del Corriere della Sera dopo quelle dedicate al dolore toracico e alle palpitazioni), al tumore al seno, a quello al polmone e a quello allo stomaco. La web-app si può consultare direttamente online oppure può essere scaricata sulla “scrivania” del proprio tablet o smartphone. L’applicazione è stata infatti realizzata in due versioni differenti per garantire la miglior fruibilità possibile, a seconda del dispositivo da cui ci si collega.

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Tumore del fegato, la sopravvivenza si allunga grazie all'immuno-terapia

La neoplasia ha colpito 12.800 cittadini in Italia nel 2016. I risultati di uno studio su 262 pazienti ha dimostrato che nivolumab riduce le dimensioni del cancro con risposte durature 
Ancora oggi suona come una condanna a morte la diagnosi di tumore al fegato. Rispetto ad altre neoplasie, infatti, questa ha percentuali di guarigione ancora basse: solo il 16,1% è vivo a cinque anni dalla diagnosi. A renderlo così insidioso è la sua aspecificità, cioè la mancanza di sintomi specifici. Inoltre, solo il 10% dei casi è diagnosticato in fase iniziale quando l’intervento chirurgico può essere risolutivo. Ma oggi per i 27.750 pazienti con un cancro al fegato (che rappresentano l’1% del totale dei pazienti oncologici) si stanno aprendo nuove prospettive grazie all’immuno-oncologia.

Tumore al pancreas: perché è così aggressivo?

Il tumore al pancreas rappresenta un cancro molto aggressivo, perché inizia a formare metastasi molto presto. Inoltre, questo tumore viene diagnosticato solitamente in ritardo e ciò comporta un elevato tasso di mortalità tra i pazienti.
I ricercatori della Friedrich-Alexander-Universität Erlangen-Nürnberg (FAU) hanno ora scoperto perché il cancro al pancreas e altri tipi maligni di tumori si diffondono così rapidamente. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Cell Biology.

I sintomi del tumore al pancreas

Generalmente i sintomi del tumore al pancreas si presentano quando la malattia è ormai in uno stadio avanzato. Non esistono sintomi specifici, dal momento che questi risultano comuni a diverse patologie che colpiscono il sistema digerente. Se presente, il dolore addominale si localizza nella parte superiore dell’addome, per poi estendersi alla schiena. Invece, negli stadi maggiormente avanzati, non è esclusa la comparsa del diabete, dovuta all’incapacità delle cellule malate di produrre insulina.
In qualsiasi caso, ecco un elenco dei sintomi più comuni, anche se non esclusivi del cancro al pancreas: anoressia, ascite, cattiva digestione, aumento dell’appetito, iperglicemia, diarrea, nausea, perdita di peso, vomito e vomito biliare. Se questi sintomi dovessero persistere a lungo, una visita specialistica non può  che far bene!

Tumore e percorso di cura: il paziente deve avere un ruolo attivo

Il 16 e il 17 maggio a Milano si terrà un forum dedicato al coinvolgimento del paziente oncologico all'interno del percorso terapeutico, che prevede scelte e decisioni importanti

Mettere il paziente al centro e coinvolgerlo nei processi decisionali all’interno dei percorsi di cura. È questo, in poche parole, il grande obiettivo dell’International Forum on Cancer Patients Empowerment, che si terrà il 16 e il 17 maggio 2017 all’Università degli Studi di Milano in collaborazione con la Fondazione Umberto Veronesi.

LA PROVA CHE LA CHIRURGIA TUMORALE INCREMENTA LA MORTALITÀ

La ricerca indica che la chirurgia e altri interventi medici stimolano la crescita e la diffusione dei tumori, mentre le terapie anticancro olistiche producono un effetto inibitorio.


ell’ambito della ricerca sul cancro è opinione comunemente accettata che nella grande maggioranza dei casi, ovvero all’incirca il 90 per cento, i pazienti muoiano a causa di metastasi o tumori secondari, mentre solo in un’esigua minoranza di casi a seguito di un tumore primario. Di conseguenza, terapeuti e malati dovrebbero tenere in seria considerazione il fatto che oltre trent’anni fa si dimostrò in modo conclusivo che la chirurgia tumorale è una delle cause principali di metastasi (Krokowski; vedere sotto). (1) Tale ricerca è stata tuttavia del tutto ignorata dalla professione medica e i pazienti non hanno mai avuto l’opportunità di venirne a conoscenza.

Da allora sono emersi in misura sempre maggiore dati inquietanti e ora un team internazionale di eminenti ricercatori sul cancro ha pubblicato un’esauriente rassegna il cui titolo indica un’ovvia conclusione: “Surgery Triggers Outgrowth of Latent Distant Disease in Breast Cancers: An Inconvenient Truth?” (Cancers 2010; 2:305-337; http://www.mdpi.com/2072-6694/2/2/305/pdf). (2) In virtù dell’incontestata statura professionale dei componenti del team la professione medica non può ignorare oltre le loro conclusioni, per quanto determinino grande costernazione. Mi attendo che ora si concentreranno iniziative finalizzate a impedire che tali informazioni divengano di pubblico dominio.




Il settimanale Panorama e la rettifica sul Professor Di Bella

GIORNALI E DIFFAMAZIONE  


Spesso accade che i giornali nei loro articoli accomunino alcune pratiche non comprovate scientificamente con il Metodo Di Bella, la terapia anticancro ideata dall'omonimo Professore Luigi Di Bella più di cinquant'anni fa.Il termine riferito alle sostanze del MDB  di solito è "i Cocktail", ma naturalmente non manca mai l'accenno alla famigerata sperimentazione del '98. 
Panorama e il Dottor Giuseppe Di Bella
Molte le "rettifiche obbligate", come quello ad esempio  
 della Senatrice Cattaneo:
Accade anche però, che la famiglia Di Bella richieda una rettifica, rispondendo con una lettera chiarificatrice in cui si sottolinea che il metodo Di Bella è SCIENZA e a riprova vi sono migliaia di pubblicazioni che confermano le proprietà antitumorali delle sostanze usate nel Metodo.

E così... sempre più spesso i giornali sono costretti a rettificare: l'ultimo caso quello di Panorama costretto a riportare la risposta del Dottor Di Bella riguardante l'articolo del 27 aprile 2017:

"Vannoni & co.: i guaritori al di fuori della scienza"

LA RETTIFICA 

Ecco la rettifica del settimanale Panorama, sull'articolo che riguardava i "guaritori al di fuori della scienza". 

PANORAMA:
UPDATE: Abbiamo pubblicato questo articolo il 27 aprile 2017. Tra i casi indicati c'era anche quello del prof. Luigi di Bella. In riferimento alla richiesta di rettifica ai sensi dell'art.8 Legge 47/1948 del Presidente della Fondazione Di Bella Dr Giuseppe Di Bella, pubblichiamo la seguente nota di rettifica:

- Il prof. Luigi Di Bella non "presentò al mondo la sua cura (sic)", che aveva illustrato in sedi scientifiche prestigiose, in Italia e all'estero, tra le quali diversi congressi mondiali, fin dal 1973;

- La casistica clinica è stata oggetto di ormai numerose pubblicazioni in riviste internazionali accreditate e peer review;

- Il prof. Luigi Di Bella non ha mai usato espressioni che giustificano la sprezzante terminologia di "mirabolanti risultati", limitandosi a riferire di successi terapeutici in casi trattati che, quando in stadiazione non estrema e quando il paziente non era stato reso non responsivo alle consuete terapie chemioterapiche costituiscono inediti nella letteratura scientifica;

- I cocktail si bevono al bar o si preparano a casa. Gli schemi terapeutici cui si ispirava il prof. Luigi Di Bella hanno il documentato suffragio di una vastissima letteratura, e non rispondono ad una logica "culinaria" ("... comprende un po' di tutto"), ma a un solido razionale elaborato da uno scienziato con tre lauree, due docenze, oltre 200 pubblicazioni scientifiche;



È totalmente falso e arbitrario, nonché l'esatto opposto della verità che "... le curve di sopravvivenza dei pazienti che hanno partecipato allo studio sono le stesse di chi, affetto dallo stesso tipo di tumore, non aveva ricevuto la cura". Queste curve non sono mai state elaborate da nessuno, e sono smentite dagli stessi dati ufficiali, i quali rilevano (Rapporti Istian 98/17 e 98/24) come su 347 pazienti dichiarati "valutabili" e con una prognosi ricompresa tra 11 giorni (dicansi 11 giorni) e 90 giorni, e che alla data di conclusione dello studio (31-10-1998) avrebbero dovuti essere tutti deceduti, ne fossero in vita 167, cioè il 48%, mentre al follow up del giugno 1999 ne risultavano in vita 88 (25%). Lo stesso dicasi per lo studio osservazionale, tanto che lo stesso settimanale Panorama (n°26 del 1 luglio '99 a firma di Elisabetta Burba e Maurizio Tortorella), così titolò una pagina dedicata alle sorprendenti sopravvivenze: "Toh, chi si rivede: 900 'condannati' ancora vivi"]



il link:

 
Siti utili per informazioni sul Metodo Di Bella 

Il Sito Di Bella: 

Il Forum di Adolfo Di Bella: 

Gruppo Facebook di sostegno:
https://www.facebook.com/profile.php?id=206878527618&ref=ts&fref=ts

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I traffici sporchi delle case farmaceutiche !!(50 minuti ben spesi)

Da vedere soprattutto per chi usa farmaci,per chi crede nella scienza,nelle aziende farmaceutiche che lavorano per “guarirci” :)) hahahah
Una barzelletta!!!
Altro che guarirci!Ci fanno ammalare perchè è il malato il loro cliente migliore,mica quello sano!

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Professore Franco Berrino: 

“Ecco cosa alimenta i tumori”


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ART and VITA PARLOTTANDO (CONVIVERE CON IL TUMORE) to SUN ... all a bit ... the dialogue has no boundaries as information and experiences. ARTE e VITA PARLOTTANDO al SOLE oggi Convivere con il Tumore...di tutto un pò...il dialogo non ha confini come l'informazione e l'esperienze....