Mell’immaginario
collettivo
è vista come una sconfitta,
un limite alla vita: la Malattia.
Vi allego qui di seguito un'articolo scritto per noi dalla cara amica Isabella Gioffré.
Parliamo di
ciò che nell’immaginario collettivo è vista come una sconfitta, un limite alla
vita: la Malattia.
In molti
casi questa parola è legata alla paura, alla dipendenza, alla manipolazione
farmaceutica e psicologica che questo sistema sociale impone e utilizza per
spegnere l’esistenza umana.
Come ben
evidenziato nei social tutto l’organico politico-economico spinge alla
Sicurezza che pian piano ci sta togliendo la libertà!
Essere
liberi è legato non solo e sempre a poter fare ciò che ci piace ma,
soprattutto, a essere in grado di sentire, pensare scegliere per noi stessi
senza vincoli o credenze ormai virali su questo pianeta.
La malattia
viene usata e spiegata in mille modi da tanti operatori della medicina
allopatica e di quella olistica.
Spesso le emozioni e l’instabilità che
scaturiscono dalla malattia portano le persone a cercare la soluzione
fuori di se stessi e ad affidarsi a chiunque possa prendersi
apparentemente in carico la soluzione del problema.
Difficilmente
le persone utilizzano la malattia intendendola come una reazione di compensazione fisica a ciò che il processo
psicologico-emozionale non è riuscito a risolvere.
Il corpo
sprigiona cellule deviate o in eccesso esattamente come sprigiona eccesso di fuoco ( esempio le
infiammazioni) o di acqua ( esempio i versamenti ) o di aria ( esempio i
gonfiori ) per andare a fermare l’attività fisica e richiamare l’attenzione
della mente sul corpo.
La malattia è una segnalazione del disagio che nasce
all’interno di noi stessi e del quale, spesso, non vogliamo risolvere la causa
ma solo i sintomi.
Per questo
motivo ultimamente c’è un divulgarsi di medicine più o meno scientifiche e di
tecniche olistiche (a volte esoteriche) che garantiscono la guarigione.
La
guarigione passa solo attraverso la piena consapevolezza che tutto ciò che
viviamo corrisponde esattamente alla vibrazione in cui soggiorniamo.
Sin
dall’antica Grecia e ancor prima nelle civiltà Mesopotamiche , si era a
conoscenza che il pensiero modifica lo stato vibrazionale e quindi
elettromagnetico del corpo e delle cellule.
Una visione
della vita omnicomprensiva e basata sulla responsabilità intesa come essere abili a rispondere delle proprie
azioni e quindi liberi di co-creare, è l’unica via per poter trasformare la propria
esistenza di giorno in giorno.
Impariamo
ad osservare qualunque livello di malattia come un urlo che arriva dalla nostra
anima e ci dice: Dove sei? Dove stai andando? Chi sei davvero?
La finalità
della nostra vita è di vivere la gioia dell’esistenza e riconoscere la nostra
divinità in ogni gesto, pensiero e
sensazione.
Le tecniche
olistiche basate solo sull’approccio mentale non portano grandi risultati .
Esattamente
come la malattia arriva per riequilibrare una serie di comportamenti poco
funzionali all’espressione dell’essere, così bisogna prendere in considerazione più elementi per
ritrovare la strada e fare della malattia un’opportunità e non una morte
annunciata.
Per portare
equilibrio ci sono molte vie , basta ricordarsi che mente, corpo e spirito sono
un’unica espressione dell’essenza umana.
Alimentazione,
respirazione, attività fisica, espressione di se stessi attraverso attività
creative, silenzio, non attaccamento, ringraziare, oggettività, ascolto, sono
alcune delle cose che possono aiutarci ad evitare di scivolare nell’appiattimento celebrale,
emotivo e psicologico che sono il
miglior terreno affinchè arrivi la malattia.
Impariamo
ad osservare ogni forma di malattia come una richiesta di aiuto dal nostro mondo
interiore e chiediamoci:
Quando e
come ho tradito me stesso?
A chi e a
che cosa ho ceduto il mio potere personale?
Quanto ho
vissuto la mia libertà?
Dove sono
finiti i miei sogni, l’entusiasmo e la passione?
Quanto sono
a servizio di un sistema che mi rende schiavo di apparenze e di servilismo?
Ognuno di
noi sa ed è cosciente delle risposte, la difficoltà è scegliere di vederle e
cambiarle.
Il cambiamento
è l‘azione indispensabile per portare a
compimento lo scopo della vita qui sulla
terra.
Un
suggerimento in ambito olistico?
Diffidate
di guarigioni esterne che non contemplino una vostra scelta interiore,
diffidate di pozioni e di amuleti magici, allontanatevi da chi vi chiede di
diventare seguaci o adepti, da chi vi dice che solo attraverso di lui/lei troverete
la guarigione, fate molta attenzione ad evitare la dipendenza da cose e da persone.
Ricordatevi:
la guarigione a tutti i livelli è una scelta interiore!
Un
operatore può aiutarvi a ritrovare la forza e l’energia per mettervi in
contatto con la vostra divinità interiore , può aiutarvi a lasciar andare un
esubero emozionale, può aiutarvi a fare silenzio e chiarezza, ma……… i passi da
fare sono solo vostri!
La vita è
un’esperienza magica che utilizza la dualità solo per permetterci di essere il
meglio di chi siamo.
Siate
presenti, accettate ciò che avete co-creato, e osservate tutto ciò che potete
cambiare e cambiatelo!
Buona vita
a tutti noi
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