Avere un tumore è molto debilitante, soprattutto se si sta seguendo la chemioterapia. Come fare in estate? Si può andare in vacanza o è meglio stare a casa. Il Corriere della sera ha riportato i consigli del Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici (Cipomo).
Tutti possono andare in vacanza, se il malato è in grado di spostarsi e dopo aver chiesto consiglio al proprio oncologo.
Portate sempre con voi la cartella clinica con tutta la documentazione e semmai prendete contatti con strutture locali.
Quali attenzioni o precauzioni particolari vanno prese?
In generale tutti i pazienti oncologici devono fare attenzione al sole e proteggersi con particolare cautela: cicatrici chirurgiche, effetti collaterali delle radioterapia o farmaci fotosensibilizzanti rendono la pelle un punto vulnerabile, ma è per lo più sufficiente coprirsi, utilizzare adeguate creme ed evitare di esporsi nelle ore più calde, anche per prevenire cali di pressione o colpi di calore.
Curare l'alimentazione preferendo cibi freschi e leggeri con buon apporto di acqua e sali minerali (frutta e verdura, salvo controindicazioni specifiche) e proteine ad alta digeribilità (pesce, formaggi freschi).
Ridurre al minimo le bevande alcoliche, bere almeno un litro e mezzo d'acqua al giorno ed evitare cibi non affidabili sul piano igienico.
Camminate, nuotate, gite in bicicletta e sport vari: cosa si può fare?
Anche in questo caso non c’è nulla di vietato in assoluto, anzi l’attività fisica è di grande aiuto per combattere gli effetti collaterali delle terapie, per prevenire le ricadute (come è stato documentato scientificamente da più studi) e anche per migliorare il benessere psicologico.
Troppo spesso pazienti e familiari eccedono in cautele: se il paziente se la sente, invece, una moderata e graduale ginnastica, senza esagerare, può essere un toccasana.
È indispensabile confrontarsi con l'oncologo per evitare quelle attività che potrebbero essere controindicate dalla condizione clinica specifica del singolo paziente.
No. Mare, montagna, città, in Italia e all’estero. Non esistono limiti particolari validi per tutti. Ancora una volta la regola è una sola: parlare con il medico che, conoscendo nello specifico la situazione, può dare suggerimenti pratici e dettare eventuali accorgimenti o regole da rispettare. L’unico limite, valido per chi ha terapia in corso, è forse quello di evitare gite «itineranti» o destinazioni «estreme» che richiedano spostamenti disagevoli e faticosi: meglio scegliere un’unica meta ben definita prima di partire, verificando che ci sia l’occorrente (come un pronto soccorso o un ospedale con oncologia) in caso di imprevisti.
Buone e Felici Vacanze
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