sabato 13 maggio 2017

OLTRE LA CHEMIO E LA RADIO TERAPIA Parte 4

L'Artemisia Annua


L’Artemisia Annua è un’antica erba cinese usata in passato per 
curare la malaria. A partire dal 1995 il Dipartimento di Bioingegneria d
ell’Università di Washington ha iniziato ha studiare l’applicazione di questo 
antico rimedio cinese per la cura del cancro ed i risultati sono stati sbalorditivi. 
Infatti hanno scoperto che in vitro distrugge le cellule tumorali in poche ore 
ed hanno curato anche il cancro alle ossa di un cane in soli 5 giorni.
Negli anni successivi l’azione dell’Artemisia Annua è stata studiata con successo su molte linee cellulari tumorali come prostata, ovaio, colon, leucemia, melanoma, pancreas ed in modelli animali da xenotrapianto, dimostrando in questo caso una riduzione di volume e della diffusione.
Attualmente sono presenti 482 studi che dimostrano l’efficacia terapeutica dell’Artemisia Annua, come potete constatare sul database dell’Università di Washington.

 Uno studio condotto dall’Università della California, ha concluso: “In generale i nostri risultati mostrano che l’artemisinina ferma il fattore di trascrizione ‘E2F1′ e interviene nella distruzione delle cellule tumorali del polmone, il che significa che controlla la crescita e la riproduzione delle cellule del cancro”.         L’Artemisina inoltre è così efficace perché colpisce selettivamente le cellule tumorali senza danneggiare le cellule normali, a differenza della chemioterapia. Infatti l’Artemisina colpisce le cellule contenenti eccessive quantità di ferro liberando radicali liberi intracellulari che distruggono le cellule, e le cellule tumorali contengono molto più ferro della media.  Il ferro si deposita nelle cellule tumorali con speciali recettori che aiutano nella divisione cellulare. Le cellule normali hanno anche questi recettori , ma le cellule tumorali li hanno in grandi quantità e quindi possono essere una combinazione bersaglio di ferro e Artemisinina, causando l’arresto della crescita cellulare e l’apoptosi in molte linee cellulari tumorali.
A febbraio 2015, l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano ha espresso il proprio parere sull’artemisia come cura anticancro, con riferimento all’Artemisia Annua e al suo contenuto di artemisinina.
L’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano ha confermato che l’artemisinina e i suoi derivati in esperimenti in vitro hanno dimostrato un effetto tossico sulle cellule tumorali e che i farmaci che contengono tali principi attivi sono utilizzati come trattamento per la malaria. Lo stesso istituto sta valutando gli effetti di un altro principio attivo contenuto nell’artemisia - la diidroartemisinina – proprio per quanto riguarda le sue potenziali proprietà anticancro.


Io personalmente l'ho conosciuta immediatamente appena scoperta la mia malattia,
mi sono attivato e ho fatto ricerche in merito. 
Su facebook mi sono iscritto al gruppo QUELLI DELL'ARTEMISIA ANNUA.
Ho provato personalmente a fare un ciclo prendendo le pastiglie perchè avendo
il tumore allo stomaco non potevo prendere il preparato alcolico.
Comunque ho dovuto sospendere perchè ho iniziato il primo ciclo di chemio terapia,
non posso quindi essere un buon testimone anche se non posso negare che credo
abbia influito positivamente su di me.

 Diamo la parola a un paziente che sostiene di essere guarito dopo l'assunzione di artemisia. Noi ci limitiamo a riportare il colloquio senza entrare nel merito di conclusioni scientifiche sulla validità della terapia seguita dall'intervistato.


BUONA LETTURA CI VEDIAMO ALL'ARTICOLO PARTE 5 

Parte 1     Parte 2    Parte 3 

BUONA CAUSA

Enrico è un malato oncologico al quale i medici hanno dato poche speranze ma, la sua voglia di vivere lo porta a combattere e convivere giornalmente con la malattia. Ovviamente è fermo con il lavoro da libero professionista dal settembre del 2016, gli hanno riconosciuto l' invalidità del 100/100 con inabilità al lavoro; per la quale percepisce una pensione mensile di 289,80 euro e non ha altri redditi e un ISEE pari a zero.
Non si può negare che è esente dai tichet, quindi non paga nessuna cura oncologica
ma, tutto ciò che usa come integratori per sostenersi e curarsi non sono
considerati e sono a suo carico.
La regione mi consente di viaggiare gratuitamente sui mezzi regionali.
Capirete che i pochi risparmi sono finiti molto in fretta e lo Stato dove è ?
Si è iscritto alle liste speciali per vedere se lo fanno lavorare ma, per il momento nulla.
Ora messo da parte orgoglio si affida al buon cuore di amici che collaborano.
Sta utilizzando il suo blog personale dando informazioni utili a tutti e condividendo

la sua esperienza cercando al tempo stesso un sostentamento.

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